No lander
coreografia Riccardo Buscarini | Gender Bender Festival 2016
Meditazione malinconica e sottile sui temi dell’Odissea di Omero. Cinque danzatori, esposti ad uno spazio spietato, agiscono come marinai dispersi in mare. Mentre precipitano e immediatamente sono risollevati da un intricato lavoro di gruppo, la loro carne emerge dall’oscurità in torsioni elastiche e scultoree. Un tappeto sonoro catturato dal vivo converge nello spazio, trasformando la scena in un relitto abbandonato.
Buscarini spiega: “Lo spettacolo è d’ispirazione parzialmente autobiografica a raccontare la difficoltà nella ricerca della propria identità in un mondo che oggi viaggia a mille velocità diverse; simboleggia il nostro essere alla ricerca di un punto fisso, di un miglioramento, di una luce che manca, ma mi sento di dire che è simbolico anche di quello che sta succedendo nel Mediterraneo, la culla della civiltà europea, ed anche odissea che sta diventando tomba per molti: simbolico di quel cercare qualcosa di migliore, quella fuga attraverso il mare, il desiderio di fuggire rincorrendo una speranza e purtroppo, a volte, trovare anche il naufragio, la morte”.
Coreografia Riccardo Buscarini;
interpreti Andrew Gardiner, Josh Jones, Marc Stevenson, Lewis Wilkins, Ben Wisken