
La misteriosa storia di Properzia scultrice
presentazione del libro
Presentazione del libro La misteriosa storia di Properzia scultrice di Brunella Torresin (testo) e Angelica Stefanelli (illustrazioni) - collana Fatterelli Bolognesi per Minerva editrice
Intervengono Tiziana Roversi - curatrice della collana Fatterelli Bolognesi Angelica Stefanelli - illustratrice Brunella Torresin - autrice.
Trentesimo titolo della collana illustrata "Fatterelli bolognesi" curata da Tiziana Roversi per Minerva editrice, "La misteriosa storia di Properzia scultrice" porta all'attenzione delle bambine e dei bambini di oggi l'affascinante figura e l'opera della prima scultrice dell'età moderna riconosciuta in Europa: Properzia de' Rossi.
Ne sono autrici Brunella Torresin per il testo e Angelica Stefanelli per le illustrazioni. Le notizie certe sulla vita di Properzia sono assai scarse e il catalogo della sua opera tuttora problematico. Si ritiene che sia nata a Bologna intorno al 1490, figlia di Gerolamo de’ Rossi, plausibilmente un notaio. È Giorgio Vasari a informarci dell'epoca della morte, nell'anno 1530. Properzia, infatti, è l'unica artista donna alla quale Vasari dedichi una delle "Vite". Ce n'è motivo: è la prima (e la sola) scultrice ammessa a lavorare nel cantiere di decorazione di San Petronio. La scultura era retaggio maschile e il cantiere della maggiore basilica cittadina il più esclusivo e prestigioso di Bologna: eppure Properzia ci è riuscita. Nel Museo di San Petronio è conservata la sua opera più celebre, la formella in marmo di "Giuseppe e la moglie di Putifarre". Parallelamente alla scultura del marmo, Properzia è l’autrice di virtuosistiche miniature con motivi religiosi intagliate su noccioli di frutta: ne è un esempio lo Stemma della famiglia Grassi conservato al Museo Civico Medievale di Bologna. Ma se le notizie sulla vita di Properzia sono scarse e la sua opera tuttora oggetto di indagine, come si può raccontare alle bambine e ai bambini di oggi una storia così coinvolgente e insieme così distante? La risposta è stata: facciamo che sia lei, Properzia, a raccontarla a una bambina di oggi che, per caso o volutamente, entri nella prima sala del Museo e si imbatta nella sua scultura… Tra Lea, questo il nome della bambina coprotagonista della nostra storia, e la misteriosa Properzia si sviluppa un dialogo avventuroso che supera i secoli e si nutre di reciproca curiosità, di divertimento e di inaspettata vicinanza.