Cultura Bologna
cover of L'ultimo metrò. L'Europa tra crisi economica e crisi sanitaria
November 24, 2022, 5:30 PM @ Aula seminari della Biblioteca di Discipline economiche “Walter Bigiavi”

L'ultimo metrò. L'Europa tra crisi economica e crisi sanitaria

presentazione del libro di Riccardo Bellofiore e Francesco Garibaldo

Presentano il libro (Mimesis) gli autori Riccardo Bellofiore, economista, e Francesco Garibaldo, sociologo, discutono con Andrea Coveri (Università di Urbino), Cristina Re (Università di Siena) e Bruno Settis (Scuola Normale Superiore di Pisa); introduce e coordina Giorgio Tassinari (Università di Bologna).


Tra la grande recessione e la pandemia, l'economia europea ha mostrato segni di stress e la situazione attuale suggerisce che il contesto, lungi dal migliorare, andrà incontro a ulteriori pressioni. Siamo forse un continente più esposto di altri a questi fattori? In dialogo con la migliore letteratura critica sull’argomento, e sulla scorta di una chiave analitica marxiana e macro-finanziaria, il libro di Riccardo Bellofiore e Francesco Garibaldo risponde a modo suo, offrendo una storia ragionata dell’evoluzione dell’unificazione economica europea e un’interpretazione della crisi che sta attraversando. «La pandemia ha certo aperto la possibilità di un cambio di regime che la finisse con l’ordoliberalismo. Quella finestra si sta però chiudendo, mentre il Next Generation EU si rivela un’occasione sprecata, che anzi promuove un ulteriore giro di vite tecnocratico dentro la postdemocrazia. La deriva populista e le pulsioni reazionarie rischiano di incarnare l’unica alternativa. Quando la sfida sarebbe quella della conquista autentica di un’Europa federale e della messa a tema di un’“economia della produzione sociale”, il governo italiano è paradigmatico del paradosso (non solo) europeo. Si prospetta una transizione interna al “keynesismo privatizzato”, da una prima forma incentrata sulla politica monetaria e sul consumo a debito, a una seconda forma, incentrata su una politica fiscale espansiva, ma dove la razionalità e i fini a cui ci si richiama sono tutti capitalistici e dove il lavoro viene ancor più frantumato e precarizzato».