September 8, 2015, 9:00 PM @ Villa Lipparini

KitcheN

di Laura Ulisse e Giulia Vismara | non basta aprire la finestra | rassegna performance

non basta aprire la finestra | terzo appuntamento dedicato alle arti performative a cura di Francesca Divano.

KitcheN è un dramma sonoro/performativo liberamente ispirato a Body Art di Don De Lillo che racconta l’alienazione di un personaggio femminile confinato tra le mura domestiche. I protagonisti sono i suoni/rumori prodotti dalle azioni di una performer all'interno di una cucina ideale che vengono catturati, filtrati e amplificati in tempo reale da una musicista elettronica per narrare una quotidianità distorta.

Laura Ulisse ha sviluppato una grammatica del movimento personale e introspettiva che deriva da un lungo percorso di autoformazione nell'ambito della danza contemporanea e dalla pratica di varie discipline del corpo come lo yoga, il metodo Feldenkrais, il Qi Gong. E' autrice di coreografie originali e parallelamente collabora con artisti di varia provenienza nella realizzazione di progetti site-specific e fuori formato. 

Giulia Vismara porta avanti una ricerca originale incentrata sulle relazioni tra suono e spazio e le differenze tra percezione visiva e uditiva, i cui risultati conducono a progetti sonori/installativi eclettici e versatili. Ha trascorso vari periodi all'estero presso importanti realtà legate all'arte e alla musica contemporanea e collabora con l’etichetta discografica Alga Marghen, specializzata nel riscoprire oscurità storiche sperimentali, outsider e compositori del ventesimo secolo.

non basta aprire la finestra è un ciclo di tre appuntamenti dedicato alle arti performative a cura di Francesca Divano. Il titolo, mutuato da una poesia di Fernando Pessoa, da un lato ne segue le strofe e invita chi osserva a farsi parte attiva di ciò che accade, abbandonando ogni condizionamento per scegliere liberamente la propria modalità di visione; dall'altro lato evoca le finestre vere e proprie della villa, attraverso cui le tre azioni performative in programma condurranno gli spettatori in un altrove in cui pubblico e privato si intrecciano in un gioco sottile di evocazioni e suggestioni.