Ipotesi d'amore | day #1

ORE 19.00

• Mr. Leather (Brasile, 2019, 85’)
  regia e sceneggiatura Daniel Nolasco; fotografia Larry Machado; con Dom Barbubo, Dom PC,
  Kake, Deh Leather, Maoriguy, Heitor Werneck, Francine Zaqui; produzione Dafuq Filmes;
  distribuzione The Open Reel
  sottotitoli in italiano

Un documentario alla ricerca di Mr. Leather Brazil. Nel 2018 ha luogo la seconda edizione del concorso che infiamma la comunità gay di San Paolo e del Brasile. I favoriti per il titolo sono Dom PC, Kake, Deh Leather e Maoriguy. Il vincitore riceverà la fascia da Dom Barbudo, il primo Mr. Leather del Paese, e avrà il compito di promuovere la cultura fetish della pelle nel corso dell’anno. Il concorso accende gli animi e gli entusiasmi, e il film ne racconta in modo vivace, divertito e appassionato ogni istante. Il regista, sceneggiatore e produttore Daniel Nolasco ha al suo attivo molti premi per i suoi cortometraggi. “Mr. Leather” è il suo primo documentario lungo, dopo il quale ha diretto il film di fiction “Vento seco”, presentato al festival di Berlino. Inoltre è stato direttore di produzione alla fiera “Expo® Godard” (2013), la più grande mostra mai realizzata su Jean-Luc Godard in Brasile, e ha fatto parte della squadra di curatori e produttori della “Mostra de Cinema e Direitos Humanos no Hemisfério Sul”, festival del cinema e dei diritti umani.

preceduto da

• È solo nella mia testa (Italia, 2020, 17’)
  regia e sceneggiatura Marius Gabriel Stancu; con Claudio Segaluscio, Carmine Fabbricatore;
  produzione The Open Reel

Andreas e Alessandro sono due amici più o meno coetanei che si conoscono sin dall’infanzia. Taciturno e diffidente Andreas, espansivo ed ottimista Alessandro; solitario e senza esperienze sessuali il primo, pieno di amici e fidanzato con una ragazza da molto tempo il secondo. L’estate giunge ormai alla fine; prima di partire, Andreas decide di fare un regalo ad Alessandro, sperando che finalmente riesca ad accorgersi dell’amore che Andreas ha sempre provato per lui. Il regista romeno Marius Gabriel Stancu, dal 2016 in Italia, è al suo debutto nella direzione cinematografica con questo primo cortometraggio.

ORE 22.00:

• The surrogate (Usa, 2020, 93’)
  regia e sceneggiatura Jeremy Hersh; fotografia Mia Cioffi Henry; con Jasmine Batchelor, Chris
  Perfetti, Sullivan Jones, Brooke Bloom, Eboni Booth, William DeMeritt; produzione Tandem
  Pictures, Resonant Pictures
  sottotitoli in italiano

Una coppia gay, una madre surrogata, e un bambino che nascerà con la sindrome di Down: tenerlo o abortire? Film indipendente, importante nello scontro, che coinvolge la sensibilità dello spettatore, sospeso tra i diversi punti di vista grazie all’uso intenso e potente di dialoghi implacabili. Perché che i padri siano gay è ininfluente: il punto è il grado di accettazione del diverso, ma evitando l’eroismo retorico. Un film complesso, che entra in maniera affilata nel dibattito sulla gestazione per altri che infiamma in questi giorni l’Italia. Come ha scritto “The Guardian” in una entusiastica recensione, il regista e sceneggiatore “eccelle nello sbrogliare i fili della posizione morale di ciascun personaggio, aggrovigliati con altre questioni come la classe, il genere, la sessualità, i privilegi e la razza, che hanno effetti materiali reali su come ciascuno vede il problema. Nessuno è ‘cattivo’, ma tutti sono imperfetti, e il film fa sì che lo spettatore si chieda fino alla fine cosa deciderà la donna”. Con The surrogate Jeremy Hersh firma la sua opera prima, dopo due cortometraggi. Il film ha ricevuto la menzione speciale della giuria al Festival Mix di Milano.