
Donna Faber
un libro di Emanuela Abbatecola
Donna Faber (Feltrinelli, 2023) di Emanuela Abbatecola; l’autrice ne discute con Sara Papini.
Lavori maschili, sex-sismo e forme di r-esistenza Maestra, sarta, cassiera, segretaria sono femminili professionali che esistono da sempre, eppure si fa molta fatica a nominare al femminile quelle professioniste che lavorano in campi a prevalenza maschile: meccaniche, minatrici, camioniste, direttrici d’orchestra sembrano non esistere, a conferma dell’idea che ci siano lavori da uomini e lavori da donne. Rosa e azzurro, dall’infanzia all’età adulta, dalla scuola alla pensione. In un mondo del lavoro ancora fortemente sessuato, cosa significa per le donne decostruire stereotipi e violare i confini di professioni percepite come maschili? Quali violenze subiscono e quali pratiche di resistenza agiscono? Obiettivo del libro è rispondere a queste domande alla luce dei risultati di una ricerca qualitativa socio-fotografica, condotta in Italia nell’ultimo decennio intervistando e fotografando donne in lavori da uomini. Sullo sfondo, un’Italia in tensione tra nuovi femminismi e crociate anti-gender dai risvolti politici reazionari.
Emanuela Abbatecola è sociologia femminista e docente di Sociologia del Lavoro, Fondamenti e organizzazione del servizio sociale e Introduzione agli studi di genere presso l'Università di Genova. E' co-fondatrice e direttora della rivista "AG. AboutGender, International Journal on Gender Studies". I suoi principali interessi di ricerca riguardano il sessismo nel mercato del lavoro e nella lingua, la violenza di genere e lo sfruttamento sessuale e lavorativo delle persone migranti. Tra le ultime monografie: Pink Is the new black. Stereotipi di genere nella scuola dell'infanzia (con Luisa Stagi, Rosenberg & Sellers, 2017) e Trans-migrazioni. Lavoro, sfruttamento e violenza di genere nei mercati globali del sesso (Rosenberg & Sellers, 2018).
Sara Papini, studiosa transfemminista, nasce a Genova ma attualmente vive a Bologna, città dove si è laureata all’indirizzo CITEM con una tesi sulla videoarte e femminismo. Lavora nel mondo degli eventi nel settore della produzione ed è cultrice della materia di Studi Visuali presso l'Università di Bologna. Scrive principalmente di arte, di serie TV e di cinema in una chiave queer e transfemminista per RatPark, Cantiere Bolgona e Juliet ArtMagazine