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Comune di Bologna

Album "Il nome della rosa"

In questa gallery raccogliamo documenti di varia natura che illustrano la genesi e la successiva vita editoriale del romanzo Il nome della rosa di Umberto Eco, che fanno riferimento agli eventi e ai temi trattati nell’opera o che possono avere fornito una base informativa per l’autore. Riguardo a questo punto dobbiamo mettere le mani avanti (come non abbiamo mai fatto per gli altri libri letti dal Gruppo di lettura) per denunciare fin da ora che in alcune occasioni - sempre dichiarate - ci siamo divertiti ad azzardare e a proporre ipotesi che non hanno nessuna pretesa di essere dimostrate o dimostrabili. Ma se si fa una rassegna anche minima dei numerosi saggi o articoli dedicati al romanzo ci si accorge che gli stessi critici di professione hanno spesso azzardato e suggerito ipotesi poco fondate sulle fonti di Eco, tanto che lui stesso - lo vedremo - ha in alcuni casi dovuto stupirsi di quanto leggeva e, se lo riteneva necessario, rettificare. Dunque questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione del testo letterario (quando abbiamo presentato un’interpretazione critica è perché altri l’avevano già proposta e ci sembrava utile discuterne). Questo è il resoconto di un’esperienza di lettura, che si prende la libertà di azzardare un gioco - quello della ricerca di fonti, citazioni, allusioni - che è d’altra parte ben giustificato e anzi incoraggiato sia dall’Eco Autore Empirico che dall’Eco Autore Modello (riprendiamo una terminologia ben diffusa e presente in un saggio che incontreremo spesso, Interpretazione e sovrainterpretazione). Per noi bibliotecari-lettori un invito a nozze che non potevamo rifiutare.

Dove non diversamente specificato, l’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 1980. La paginazione è rimasta inalterata nelle numerose ristampe Bompiani che non facciano parte di una specifica collana, comprese quelle a cui sono state aggiunte le Postille a Il nome della rosa (nella gallery forniremo maggiori informazioni sulla vita editoriale del testo).

I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.

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Herbolario volgare (1536)
Created on 19 jan 2025 — Updated on 23 jan 2025

Herbolario volgare (1536)

Se Nicola il vetraio non può certamente essere definito scienziato, lo stesso non può dirsi dello speziale Severino, che non solo discute da pari a pari con Guglielo sulle virtù delle erbe, ma collabora attivamente con lui nelle indagini con vere e proprie sedute autoptiche. Severino mette in campo quelle doti di esperienza e di conoscenze mediche che mancano ad Adso per essere uno Watson completo. La sua curiosità e il suo desiderio di ricerca della verità, atteggiamenti tipici dello scienziato modello, gli saranno fatali.

Severino tiene anche nel suo laboratorio una piccola biblioteca specialistica. Fra i molti erbari posseduti dall’Archiginnasio ne proponiamo uno del 1536 che ha la caratteristica non così diffusa a quell’altezza temporale di essere scritto in volgare e non in latino. Il titolo, Herbolario volgare, rileva e mette in mostra questo tratto distintivo.

Poiché nel romanzo le erbe sono utilizzate per spaventare e confondere chi osa penetrare in biblioteca o per uccidere avvelenando, traiamo da questo volume l’immagine di una pianta di assenzio (Artemisia absinthium, dalla quale viene distillata la nota bevanda), erba tossica e capace di dare visioni e allucinazioni.

 

Herbolario volgare, nel quale se dimostra a conoscer le herbe, & le sue virtu, & il modo di operarle, con molti altri simplici, di nouo venute in luce, & di latino in volgare tradutte, con gli suoi repertorii da ritrouar le herbe, & li remedii alle infirmita in esso contenute, Nouamente stampato, Venezia, per Francesco di Alessandro Bindone, & Mapheo Pasini compagni, del mese di giugno 1536.

Collocazione: LANDONI 2104

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