January 13, 2015, 9:00 PM @ Centro San Domenico

Barbari: ieri e oggi

I Martedì di San Domenico

Partecipano Giovanni Brizzi, Nadia Urbinati e Diana Mancini.

I Greci chiamarono barbari indistintamente tutti quegli uomini e tutte quelle città che non appartenevano alla famiglia ellenica. Pur se in seguito al termine si ricollegò l’idea dello stato di inferiorità di chiunque, individuo o popolo, mancasse di cultura o di libertà, la parola conservò in primis, fondamentale, la connotazione linguistica oltre che culturale (Momigliano): barbaro era - e rimase - colui che non parlava greco, al punto che, se fu sempre possibile ad un individuo proporsi qualora parlasse quella lingua, riuscì sempre sostanzialmente impossibile riconoscere quel carattere ad intere popolazioni. Anche i Romani furono a lungo definiti dai Greci a loro volta barbari. Da qui nasce uno dei quesiti che verrà affrontato da Giovanni Brizzi: - E’ possibile che la frontiera del barbaro si allontani come l’isola non trovata stabilizzandosi solo con l’arrestarsi delle conquiste? -
Nadia Urbinati invece partirà dal tema dei "barbari" per affrontare problemi vicini a noi, relativi al riconoscimento di culture altre e alla questione del pluralismo e della tolleranza nelle nostre società.