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June 20, 2025, 9:45 PM @ Arena Puccini - Parco DLF

La vita da grandi

(Italia/2025) di Greta Scarano (96') | Arena Puccini

La vita da grandi

(Italia/2025) di Greta Scarano (96')

Con: Matilda De Angelis e Paolo Hendel

Incontro con l'attore Yuri Tuci, la sceneggiatrice Sofia Assirelli e il musicista Giuseppe Tranquillino Minerva

 
Irene lavora a Roma in un'azienda che produce pannelli solari, impiego che le concede una discreta stabilità economica ma che la lascia insoddisfatta dal punto di vista creativo. Un giorno i suoi genitori la chiamano a Rimini per prendersi cura, in loro assenza, del fratello autistico Omar. Irene decide allora di sottoporlo a un corso accelerato per diventare adulti, in modo da fargli conquistare l’autonomia di cui non ha mai goduto.
La vita da grandi non è un film sull’autismo. Lo è anche certo, però è molto di più. È una storia che mette in scena le relazioni familiari, complesse, disfunzionali, perfette o imperfette a seconda dei punti di vista. Qui, in esse, lo spettro dell’autismo è una componente ingombrante, ma non è la sola a creare scombussoli. Ci sono anche le paure di una trentenne che sta costruendo la sua vita e che tra alti e bassi vuole e desidera essere felice. La vita da grandi mostra l’invisibilità di chi sta accanto a persone con determinati disturbi. Un’invisibilità di cui si è involontariamente investiti e che ribalta il punto di vista. Questo film non giudica, non redarguisce, non critica nessuno. Offre a tutti un giusto peso e spazio nell’arco narrativo, restituisce a tutte le parti il proprio ruolo, momento e punto di vista. [...] «Vorrei che il pubblico comprendesse il punto di vista di Irene, una “sibling” destinata a fare la caregiver del fratello, che cresce con la missione di dover disturbare il meno possibile i genitori impegnati ad accudire il figlio con disabilità. Vorrei che emergesse forte e chiaro anche il punto di vista di Omar: il suo modo di vedere il mondo e le difficoltà di vivere con una disabilità e con il continuo confronto con una sorella ‘normale’», dice Greta Scarano. «Nel film viene affrontata la questione della disabilità, ma per me era fondamentale che non fagocitasse tutto il racconto, esattamente come per il protagonista, la cui disabilità è solo una delle tante caratteristiche che lo definiscono come persona».”
Margherita Bordino, Artribune
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