
La Campeggia for free Palestine
laboratori aperti, talk e residenza creativa con l’artista Bassam Abou Diab
Bassam Abou Diab è l’artista ospite della residenza creativa attorno a cui ruota il terzo fine settimana de La Campeggia FS, dal 5 all’8 giugno al Centro Culturale Paleotto11.
Bassam Abou Diab è un artista libanese che attraverso la danza racconta il suo luogo d’origine, offrendo al pubblico uno sguardo interno su scenari di cui, spesso, conosciamo solo la superficie. Il Libano è un Paese che non ha mai del tutto risolto le tensioni con Israele e che confina con la Siria, dove la guerra civile continua da più di un decennio: cosa può voler dire nascere e crescere in questo contesto e condurre una vita da civile?
Sono previsti dei momenti di incontro attraverso il laboratorio libero e gratuito (il 5 e 6 giugno, con prenotazione obbligatoria) oltre che la restituzione finale della residenza, momento di condivisione del nuovo progetto artistico di Bassam.
La residenza di Bassam Abou Diab è nata dalla collaborazione con Bologna for Palestine e dialoga con la mostra Il Museo Disperso. Foreigners in Their Homeland a Bologna che dal 30 maggio all’8 giugno 2025 diffonde le opere di 26 artistə palestinesi in numerosi spazi della città, incluso il Centro Culturale Paleotto11. La sezione della mostra allestita al Paletto è visitabile fino all’8 maggio.
Programma week-end La Campeggia for Palestine
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Giovedì 5 e Venerdì 6 Giugno 16:30-18:30
RESIDENZA DI BASSAM ABOU DIABA - laboratorio di creazione
Condivisione aperta e partecipata del processo creativo dell’artista. Iscrizione obbligatoria alla mail paleotto11@gmail.com o al numero 370 3664343. -
Giovedì 5 Giugno ore 19:00
LA PALESTINA COME LABORATORIO DI SOLIDARIETÀ E CO-PARTECIPAZIONE NEL SETTORE CULTURALE E ARTISTICO - incontro
Conversazione sulle arti e la cultura visiva tra Rana Anani e Massimiliano Nicola Mollona.
Rana Anani è curatrice, scrittrice e ricercatrice, attualmente presso l’Istituto per gli studi sulla Palestina (Beirut) e direttrice del blog arabo Falastin Al Maydan. È membro della Alserkal Art Foundation (EAU) e fa parte del consiglio del Centro Culturale Sakakini a Ramallah.
È stata responsabile della comunicazione presso il Museo Palestinese, fondatrice di Qalandiya International, ha coordinato il padiglione palestinese al Festival di Cannes con il Palestine Film Institute ed è stata curatrice associata di Shifting Grounds, un progetto fuori sede della Sharjah Biennale 13.
Massimiliano Mollona insegna antropologia politica, economica ed antropologia dell’arte. La sua ricerca indaga l’antropologia dei rapporti lavoro e di classe in chiave intersezionale e decoloniale, e l’intreccio tra arte ed economia politica. -
Venerdì 6 Giugno ore 21:00
ART IS SHORT, LIFE IS LONG 2025 - concerto di musica sperimentale
A cura di Fabrizio Puglisi, con Francesco Guerri al violoncello. In tre venerdì estivi al Parco Paleotto si svolgeranno dall’imbrunire i tre movimenti della performance “Art Is Short, Life Is Long che coinvolgerà complessivamente sei musicisti in interazione con il luogo, il pubblico e gli artisti in residenza. La rassegna è a cura di Fabrizio
Puglisi. Su Mimmi non si spara! è un concerto per violoncello solo difficilmente inquadrabile in un genere, basato su un repertorio originale in gran parte scritto ma che prevede un grande spazio per l’improvvisazione. Su Mimmi non si spara! esce come disco nel 2019 per RareNoise Records e da allora è in continua evoluzione, rappresentazione di una incessante ricerca in termini di nuove tecniche, suoni e composizione. -
Sabato 7 Giugno ore 18:30
CHE CAVOLO GUARDI? - incontro
Incontro-lezione sulla cura dello sguardo a cura di Michele Pascarella (critico, giornalista, curatore), in preparazione alla performance con Bassam Abou Diab. -
Sabato 7 Giugno ore 19:30
PERFORMANCE HEAVEN’S GIFT _ DONI DAL CIELO DI BASSAM ABOU DIAB - spettacolo
restituzione pubblica della residenza artistica. Una celebrazione in tempi di genocidio, dove il significato di festa si confonde tra la gioia della sopravvivenza e il dolore della perdita. In quest’opera, Bassam invoca il potere del rituale e della celebrazione attraverso la danza e gli zagharid (ululati). Questi fragili strumenti di solidarietà e resistenza – dove canto e danza diventano necessità esistenziali – si oppongono ai meccanismi della
cancellazione sistematica. Questi gesti celebrativi custodiscono la memoria, rivendicano la
gioia e affermano un'umanità ribelle che si rifiuta di svanire. -
Sabato 7 Giugno ore 20:30
INCONTRO CON BASSAM ABOU DIAB - dialogo col pubblico
media Michele Pascarella -
Domenica 8 Giugno ore 19:00
DJ-SET E FESTA!
Come partecipare
Tutti gli appuntamenti sono gratuiti. Prenotazioni: mail paleotto11@gmail.com o al numero 370 3664343.