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June 12, 2025, 9:45 PM @ Arena Puccini - Parco DLF

Giurato numero 2

(Juror #2, USA/2024) di Clint Eastwood (113') | Arena Puccini

Giurato numero 2

(Juror #2, USA/2024) di Clint Eastwood (113')

Con: Toni Collette, Nicholas Hoult, J.K. Simmons e Kiefer Sutherland

Serata inaugurale

Justin è un giornalista ex-alcolizzato convocato come giurato in un processo per omicidio. L’imputato, James, è accusato di avere barbaramente ucciso un anno prima la compagna Kendall, dopo una violenta discussione in un bar. Durante il processo Justin comincia a ricordarsi che la notte del delitto era presente anche lui nel bar in cui James e Kendall hanno litigato: a questo punto potrebbe essere molto più coinvolto nel caso di quanto crede…

“Talvolta «Less in more», ossia il meno è il meglio. Quindi Eastwood opta per una messa in scena scabra ed essenziale. Ad animare le inquadrature sono i primi piani dei protagonisti, le testimonianze, le arringhe. E quella frase, «A volte la verità non è giustizia», pronunciata dal giurato numero 2 magnificamente interpretato da Nicholas Hoult, vale più di una ricercata scenografia o di una colonna sonora incalzante. Ma la forza del film, scritto da Jonathan Abrams (Escape Plan - Fuga dall'inferno) risiede nello stato di grazia evidenziato da tutti i componenti del cast. A partire dalla talentuosissima Toni Collette, che aveva già lavorato con Hoult nel 2002 nella commedia About a Boy. L’attrice australiana si cala alla perfezione nei panni di Faith Killebrew, ambiziosa e volitiva procuratrice distrettuale alla ricerca di un verdetto di colpevolezza per favorire la propria carriera politica. E se Chris Messina è l’avvocato difensore a cui molti affiderebbero la propria vita, a J. K. Simmons, premio Oscar per Whiplash, bastano venti minuti per dimostrare tutta la sua bravura. Insomma, ogni membro della giuria è descritto con dovizia di particolari e basta un dettaglio per comprendere le specularità.
Il film si trasfigura così in un cartina di tornasole dell’America di oggi e delle sue contraddizioni. La rappresentazione di un mondo imperfetto. L’anatomia di un delitto che mette in luce tutte le crepe del sistema giudiziario, ma pure della nostra traballante esistenza. E quel sorprendente finale ci offre l’ombra di un dubbio che non dimenticheremo facilmente. Perché il grande cinema pone domande, più che risposte.”
Paolo Nizza, Sky TG24

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