cover of Amintore Fanfani pittore. Uno stile ancora attuale
from 10 May to 16 Jun 2024 @ Casa Saraceni - Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna

Amintore Fanfani pittore. Uno stile ancora attuale

mostra a cura di Liletta Fornasari  

Inaugura venerdì 10 maggio, fino al 16 giugno 2024 nelle sale espositive di Casa Saraceni, la mostra a cura di Liletta Fornasari Amintore Fanfani pittore. Uno stile ancora attuale, promossa in collaborazione con il Comitato per le Celebrazioni nel 25° anniversario della morte del Senatore Amintore Fanfani.

Amintore Fanfani (Pieve Santo Stefano, 1908 – Roma, 1999) 
Nel 1987 Carlo Ludovico Ragghianti, a proposito di Amintore Fanfani pittore, scrisse che costui dimostrava una vocazione sincera e che lavorava con convinzione e con coerenza. Ragghianti aveva conosciuto Fanfani quando ancora era molto giovane e, tracciandone in modo mirabile il profilo dell’artista, sottolineò come la “sua bene nota perspicacia” non gli consentisse “di prendere per oro colato apprezzamenti ed elogi”. Non essere oggi condizionati da eventuali forme di ossequio dettato dai ruoli istituzionali che Fanfani ha ricoperto, ma al contrario essere liberi di fare una lettura distaccata nella consapevolezza del valore della sua personalità, permette di esaminare il suo operato artistico alla luce della sua reale capacità. 
È inevitabile verificare come il comune denominatore delle numerose fasi, che la sua arte ha attraversato, sia sempre stato il desiderio di sperimentare, creando uno stile eclettico e mutevole fondato sulla continua evoluzione delle sue ricerche. Partendo dall’uomo di cultura, che ha sempre dimostrato di essere, Fanfani non è stato un artista dilettante e non dipingeva per hobby, ma per l’esigenza di “fare qualcosa di necessario”. La caratteristica fondamentale dei suoi dipinti è quella di essere in ogni caso espressione di un’indagine interiore, che porta alla contemplazione del reale in immagini “aderenti” all’oggettività.
Affrontata con serio rigore, la pittura per Fanfani, che ha sempre distinto in se stesso l’artista dal politico, è il risultato di una ricerca iniziata da ragazzo in ambiente familiare. Dal figurativo iniziale all’astrazione degli ultimi anni, attraversando la fase dello spazialismo per arrivare alle prove definibili evocative e molto prossime al simbolismo. In quest’ultime, a partire dagli anni Settanta egli si avvale di simboli surreali attinti da un inconscio remoto e “bloccati nel loro attimo sorgivo”.
Grazie alla disponibilità di Fiorenzo Silvestri, cultore d’arte e appassionato collezionista di opere fanfaniane, e della famiglia Fanfani, è stato possibile creare un percorso dagli esordi fino agli anni Novanta, evidenziando tappe fondamentali, come il soggiorno a New York nel 1965.
A questa esperienza seguirono nuove sperimentazioni che hanno avuto seguito anche negli anni successivi. New York provocò nel pensiero e nella formulazione artistica di Fanfani la percezione di una “forma pura”, che poi non ha più abbandonato.
Fanfani è stato protagonista di mostre importanti tra il 1970 e il 1975 (Firenze, presso la Galleria Gradiva e Galleria Michaud, Roma presso Editalia, Beirut, Livorno e Firenze di nuovo presso la Galleria Pananti). Dopo il 1977 molte altre furono le mostre personali, dal Petit Palais di Ginevra, alla Galerie GZ di Berlino, alla Stadtgalerie di Vienna, a Lubiana, dove partecipa alla XII Biennale d’Arte Grafica, alla Galleria Il Traghetto di Venezia, a Caracas presso il Museo di Arte Moderna e a Los Angeles nel 1981 presso la Gregg Juarez Gallery. 
In occasione del 750° anniversario della morte di San Francesco prese parte alla celebre collettiva organizzata ad Assisi. Numerose furono anche le mostre collettive che lo videro coinvolto, anche all’estero. A partire dal 1975 per Fanfani ebbe inizio una fase diversa, dovuta ad un nuovo soggiorno in Estremo Oriente, tra Cina e Giappone, che ha lasciato segni importanti nei suoi dipinti.

Liletta Fornasari 
Curatrice della mostra

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Inaugurazione 10 maggio 2024, ore 17.00

Orari di apertura: martedì-venerdì ore 15-18; sabato, domenica e festivi ore 10-18. Lunedì chiuso 

Ingresso libero 

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