I Classici | XIII edizione
Esodi | Grandi interpreti del teatro e del cinema italiano si confrontano con i classici
Lezioni e letture a cura del Centro Studi “La permanenza del Classico” dell’Alma Mater Studiorum ‒ Università di Bologna che intendono mettere a confronto protagonisti della cultura contemporanea con testi greci, latini e biblici, affidati alla voce di grandi interpreti della nostra scena e del nostro cinema. Il ciclo di quest’anno s’intitola Esodi: una meditazione sulle grandi migrazioni dei popoli e degli individui, sull’instabilità delle comunità e delle vite, sul carattere precario di ogni “radicamento” e di ogni pretesa d’identità (anche etnica) permanente e “originaria”.
Programma:
- Giovedì 8 maggio: In via sumus Migrazioni
con don Luigi Ciotti. Una riflessione sul senso di antichi e contemporanei “esodi”, spesso così tragici. La lettura dell’Esodo biblico sarà affidata alla voce delle tre “regine” dell’avanguardia teatrale italiana: Ermanna Montanari del Teatro delle Albe, Chiara Guidi della Societas Raffello Sanzio e Mariangela Gualtieri del Teatro Valdoca.
- Giovedì 15 maggio: Italia fugiens. Il canto dei profughi
con Marco Baliani. Una partitura drammaturgica che intende farci riflettere su antiche e nuove xenofobie, su antiche e nuove ospitalità. Introduce il Rettore, Ivano Dionigi
- Giovedì 22 maggio: Fugere libet. Fuori dal mondo?
Confronto fra la giovane e amata scrittrice Silvia Avallone e il celebre filosofo Remo Bodei. Accanto ai due relatori, il maestro Giuseppe Fausto Modugno, che al pianoforte intervallerà dal vivo le letture affidate a uno fra i più grandi interpreti del nostro teatro, Franco Branciaroli.
- Giovedì 29 maggio: Asylon. L’ultimo esodo
L'affermato grecista, Andrea Rodighiero, guiderà all’ascolto dell’Edipo a Colono di Sofocle, che vedrà protagonista ‒ in una lettura scenica a molte voci ‒ Gabriele Lavia, affiancato da un gruppo di giovani ma già noti interpreti: Federica Di Martino, Lucia Lavia, Andrea Macaluso, Mario Pietramala, Camilla Semino Favro.
Con la regia di Claudio Longhi
