Gangster Story
(Bonnie and Clyde, USA/1967) di Arthur Penn (111')
Un uomo e una donna come angeli caduti sulle strade dell'America amara, confusa e pietrificata dalla Depressione: "Noi rapiniamo banche", la loro è l'euforica grazia del mitra. Bonnie Parker e Clyde Barrow furono gli eroi del più selvaggio mito romantico cui diede vita il nuovo cinema americano, mentre crepitavano le pallottole ma più di tutto ci interessava il come e il fino a quando del loro stare insieme. Nel suo passo vorticoso, il film sfuma nevrosi sessuale (l'impotenza di Clyde, nodo mai enunciato e mai sciolto) e giocosa tenerezza, piccoli perversi sogni americani e nostalgiche tracce di stile: un basco nero sui capelli biondi di Faye Dunaway, i cappelli e le bretelle di Warren Beatty, il cappottino bianco su cui il finale allarga fiori di sangue. Da una sceneggiatura di Robert Benton rifiutata da Truffaut, un capolavoro del cinema americano. (pcris)
Introduce Alberto Boschi
In collaborazione con il corso di Iconografia del cinema condotto da Alberto Boschi e Leonardo Gandini presso l'Università di Bologna sul tema della violenza nel cinema contemporaneo