
Album "Il pendolo di Foucault"
In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del secondo romanzo di Umberto Eco, Il pendolo di Foucault (Bompiani, 1988), che fanno riferimento ai temi trattati nell’opera o hanno fornito una base informativa per l’autore.
Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione critica.
Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie). Non c’è quindi nessuna pretesa di una presentazione esaustiva dei molti argomenti e dei molti materiali che il romanzo potrebbe suggerire, ma la volontà di compiere una scelta sulla base di motivazioni anche episodiche e dettate dall’interesse dei lettori e dalle discussioni che il gruppo di lettura ha sostenuto negli incontri precedenti.
Consci di non incarnare il Lettore Modello presupposto dal testo, del testo faremo un uso specifico piuttosto che darne un’interpretazione, secondo la distinzione posta dallo stesso autore in Lector in fabula (paragrafo 3.4, Uso e interpretazione, p. 59-60).
L’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 1988 dall’editore Bompiani. De Il pendolo di Foucault sono comunque sempre indicati anche i capitoli da cui sono tratte le citazioni, per facilitarne l’individuazione in altre edizioni.
I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.

Jules Loiseleur, I segreti dei Templari (2017)
Nell’impossibilità di citare anche solo parzialmente l’imponente bibliografia dedicata ai Templari, vogliamo citare quest’opera del bibliotecario francese Jules Loiseleur perché venne segnalata come meritevole e interessante all’editore Odoya da Valerio Evangelisti.
L’edizione originale del 1872, La doctrine secrète des Templiers, è integralmente consultabile online. Come si può notare in questo estratto, l’edizione italiana moderna aggiunge immagini al testo. Vale la pena anche proporre alcuni elementi del paratesto per avere informazioni sull’autore e valutare l’indice, secondo l’indicazione della già citata Bustina. In quarta di copertina viene riportata la frase con cui Casaubon conclude la sua lunga esposizione della storia dei Templari nella prima parte del romanzo: «"E forse erano tutto questo, anime perse e anime sante, cavallanti e cavalieri, banchieri ed eroi..."» (cap. 13, p. 81).
Jules Loiseleur, I segreti dei Templari, Bologna, Odoya, 2017.