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Comune di Bologna

Album "Il pendolo di Foucault"

In questa gallery raccogliamo documenti che illustrano la genesi e la vita editoriale del secondo romanzo di Umberto Eco, Il pendolo di Foucault (Bompiani, 1988), che fanno riferimento ai temi trattati nell’opera o hanno fornito una base informativa per l’autore. 

Questa non vuole essere un’analisi scientifica ed esaustiva di fonti e documenti utilizzati dall’autore né tantomeno un’interpretazione critica.

Quello che qui proponiamo è il resoconto di un’esperienza di lettura e di ricerca nel patrimonio della nostra biblioteca (con alcune escursioni su altre raccolte documentarie). Non c’è quindi nessuna pretesa di una presentazione esaustiva dei molti argomenti e dei molti materiali che il romanzo potrebbe suggerire, ma la volontà di compiere una scelta sulla base di motivazioni anche episodiche e dettate dall’interesse dei lettori e dalle discussioni che il gruppo di lettura ha sostenuto negli incontri precedenti.

Consci di non incarnare il Lettore Modello presupposto dal testo, del testo faremo un uso specifico piuttosto che darne un’interpretazione, secondo la distinzione posta dallo stesso autore in Lector in fabula (paragrafo 3.4, Uso e interpretazione, p. 59-60).

L’indicazione delle pagine del romanzo citate si riferisce alla prima edizione, pubblicata nel 1988 dall’editore Bompiani. De Il pendolo di Foucault sono comunque sempre indicati anche i capitoli da cui sono tratte le citazioni, per facilitarne l’individuazione in altre edizioni.

I documenti utilizzati sono quasi totalmente conservati e consultabili presso la Biblioteca dell’Archiginnasio di Bologna. Salvo dove diversamente specificato la collocazione indicata è quindi relativa a questa biblioteca.

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prec succ tutti
Johann Valentin Andreae, Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz (1997)
Contenuto inserito il 13 giu 2025 — Ultimo aggiornamento il 15 giu 2025

Johann Valentin Andreae, Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz (1997)

Casaubon inizia ad appassionarsi alla storia dei Rosa-Croce, che dopo i Templari è sicuramente il gruppo che più affascina i tre redattori della Garamond, durante la sua permanenza in Brasile. I rosacrociani offrono ancora più mistero dei Cavalieri del Tempio: se qualcuno dichiara di essere rosacrociano di certo mente - un vero rosacrociano non si svelerebbe mai - ma chi afferma di non avere nulla a che fare con questo gruppo di iniziati è immediatamente sospettato di farne parte e di volere mantenere il segreto. Il mistero sulle loro origini è la loro cifra distintiva, tanto che non è possibile stabilire se esista davvero un gruppo originario di adepti o se si tratti di una montatura che si autoalimenta proprio del fascino del segreto.

Fra le poche certezze c’è il fatto che Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz, pubblicato nel 1616 in forma anonima ma attribuito a Johann Valentin Andreae, è stata una delle opere che più ha contribuito alla nascita della loro leggenda.

 

Johann Valentin Andreae, Le nozze chimiche di Christian Rosenkreutz. Anno 1459, a cura di Elsa Aichner, Milano, SE, 2014.

Collocazione: 35. B. 16054

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