Cultura Bologna
dal 22 ott al 12 dic 2021 @ Casa Saraceni

Luigi Vignali e Santo Stefano “qui dicitur Sancta Hjerusalem”

Iconografia del complesso delle ‘Sette chiese’ | Ventisette grandi acquerelli dell’architetto Luigi Vignali

Dal 22 ottobre al 12 dicembre 2021 Casa Saraceni ospita la mostra Luigi Vignali e Santo Stefano “qui dicitur Sancta Hjerusalem”  - Iconografia del complesso delle ‘Sette chiese’ curata da Angelo Mazza, Conservatore delle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Carisbo con la collaborazione di Benedetta Basevi e Mirko Nottoli.

Si deve alla sensibilità di Catia Mantovan la donazione alla Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, nel 2020, di ventisette grandi acquerelli dell’architetto Luigi Vignali dedicati al complesso bolognese di Santo Stefano detto delle Sette Chiese; rilevamenti architettonici con piante, sezioni trasversali e prospetti di quei suggestivi edifici, accompagnati dall’attenta descrizione di dettagli decorativi a volte estrapolati dal contesto e oggetto di specifica analisi formale.
Caratterizza i grandi pannelli il singolare connubio tra l’indagine tecnico-scientifica e una coltivata vena artistica che mette in luce la personalità di Luigi Vignali, studioso dell’architettura sacra bolognese, oltre che progettista di nuove chiese, e autore di scritti sul complesso stefaniano, sulla perduta cattedrale di San Pietro, sulla basilica di San Petronio di cui era Fabbriciere e sulle chiese di San Francesco e di Santa Maria dei Servi.

Alla genesi dei rilievi esposti sono sottesi tempi lunghi di riflessione che sfociarono nel volume Santo Stefano. Sanctum Stephanum qui dicitur santa Hjerusalem dato alle stampe dall’architetto nel 1991 per i tipi delle Edizioni Luigi Parma. Gli acquerelli e le piante vi sono illustrati a corredo del testo nel suggestivo itinerario sacro, tra chiese, cortile e chiostro, del complesso di Santo Stefano denso di enigmi e rinvii simbolici, nell’alternanza di spazi chiusi e aperti, penombre e improvvisi spiragli di luce. I grandi pannelli costituiscono inoltre un’originale pagina critica, dal momento che Luigi Vignali se ne servì a sostegno della tesi che vede nel complesso stefaniano (nella sequenza caratterizzante della chiesa di Santo Stefano o del Santo Sepolcro a pianta centrale, voluta originariamente da san Petronio e ricostruita dall’abate Martino agli inizi dell’XI secolo, dell’annesso cortile di Pilato e infine della cappella della Croce, posti in rigoroso allineamento) la riproposizione intenzionale del modello gerosolimitano dell’Anastasis, dell’Atrium/Calvarium e del Martyrium, quanto meno a partire dai tempi dell’abate Martino. E ciò in forza del confronto con le planimetrie dei luoghi santi di Gerusalemme.

Nel percorso della mostra i grandi pannelli di Vignali dialogano con la folta documentazione visiva sui radicali mutamenti che il complesso di Santo Stefano ha subìto nei secoli, in particolare con gli arditi restauri eseguiti negli anni Settanta e Ottanta dell’Ottocento, sotto la direzione dell’archeologo Giovanni Gozzadini affiancato da Raffaele Faccioli, e nei primi decenni del Novecento per iniziativa di Giulio Belvederi e di Edoardo Collamarini; demolizioni e stravolgimenti di inquietante rilevanza documentati grazie a dipinti e incisioni di Antonio Basoli, fotografie storiche di Pietro Poppi, disegni, acquerelli e stampe risalenti ai decenni tra Otto e Novecento, tutti appartenenti alle Collezioni d’Arte e di Storia della Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna.

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Orari di apertura
martedì-venerdì ore 15.00-18.00; sabato, domenica ore 10.00-18.00; lunedì chiuso
Festivi: 1 novembre 2021 e 8 dicembre 2021 ore 10.00-18.00

Ingresso libero

Modalità di visita

  • È obbligatorio essere in possesso del Green pass, la Certificazione verde Covid-19
  • Il Green pass non è richiesto per le persone escluse per età dalla campagna vaccinale (fino a 12 anni) oppure esenti sulla base di motivazioni mediche certificate.
    La Certificazione verde, rilasciata dal Ministero della Salute, si può ottenere:
    dopo essere guariti dal Covid-19 negli ultimi sei mesi;
    dopo aver fatto la vaccinazione anti Covid-19 (viene emessa sia alla prima dose, sia al completamento del ciclo vaccinale);
    dopo essere risultati negativi a un test molecolare o antigenico rapido nelle ultime 48 ore.
    Maggiori informazioni sono disponibili all’indirizzo www.dgc.gov.it
  • È obbligatorio indossare la mascherina per tutti i visitatori dai 6 anni in su
  • Si raccomanda di igienizzare le mani con l’apposito gel disinfettante


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