L'indignata
presentazione del libro
«Dopo i fatti di Genova e la morte di Giuliani, i primi anni Duemila erano stati un pantano di assemblee rachitiche e analisi infinite del perché, del per come. L'ultimo treno era passato a tutta velocità, loro avrebbero dovuto saltarci sopra per assaltarlo, ma erano caduti a migliaia come mosche, lillipuziani precipitati dal dorso di un Gulliver che si giri appena per stirarsi, per appoggiare un gomito. Questa era la sensazione. Quel treno non l'avevano fermato, e adesso era un missile, un arsenale intero.»
Giuliana Zeppegno presenta L'indignata (TerraRossa Edizioni).
In dialogo con Alberto Sebastiani (IULM).
In dialogo con Alberto Sebastiani (IULM).
IL LIBRO: Teresa, indomita e sovversiva, è scomparsa, ma non è lei l’unica protagonista di questo romanzo ambientato tra il 2011 e il 2014 in Spagna, quella dell’occupazione della Puerta del Sol a Madrid, delle proteste e delle manifestazioni; dei collettivi anticapitalisti, femministi, ecologisti; di un ideale egualitario che sembrava doversi finalmente avverare. A muovere la storia è piuttosto un “noi” che di volta in volta si incarna in tre dei suoi amici: Andrés, Giulia e David, ciascuno con frustrazioni e desideri propri, ma anche con un forte senso di comunità che ne orienta pensieri e azioni. Quello di Giuliana Zeppegno è insieme un giallo e un romanzo di denuncia che ci richiama alle sfide e alle responsabilità del presente.
Lettore ideale: le persone ribelli e sognatrici; chi non sopporta le ingiustizie sociali; chi si interroga sul rapporto tra personale e politico; chi ama la narrativa impegnata che non rinuncia a essere prima di tutto e semplicemente letteratura.
Giuliana Zeppegno è nata in provincia di Torino nel 1980. Autrice di testi scolastici, insegnante di italiano come lingua straniera e traduttrice dallo spagnolo, dal 2010 vive a Madrid, dove ha svolto un postdottorato in teoria della letteratura. Ha esordito nel 2022 con La luce che pioveva (L’orma editore).