
L’improvvisa
Piccola rassegna di improvvisazione teatrale
L’improvvisa
Piccola rassegna di improvvisazione teatrale a cura di Zoè Teatri e Associazione Senza il Banco
terza edizione:
- sabato 23 settembre - H 21:00 : Colleganze – spettacolo teatrale
- lunedì 2 ottobre - h 20:00-22:00 : A scuola di Improvvisazione - lezione aperta
- mercoledì 4 ottobre - h 18:00-20:00 : Improsocial, workshop di teatro sociale
La partecipazione è gratuita su prenotazione con mail a : info@zoeteatri.it o whatsapp al n 331.122.88.89
PROGRAMMA :
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Colleganze, spettacolo teatrale con Zoè Teatri - sabato 23 settembre - H 21:00, Casa di Quartiere Katia Bertasi, via Fioravanti 18/3, Bologna
La partecipazione è gratuita su prenotazione con mail a : info@zoeteatri.it o whatsapp al n 331.122.88.89
Il tema sarà quello della nuova Casa di Quartiere Katia Bertasi.
Quali sono i ruoli-chiave del Katia Bertasi? Come facilitare intrecci e connessioni?
A partire da queste semplici domande, si rappresenteranno “storie di ordinaria colleganza”, in uno spazio di condivisione e di riconoscimento collettivo.
Mavi Gianni, nel ruolo di facilitattrice, inviterà pubblico, attrici e attori di Zoè Teatri, ad ispirarsi a esperienze e luoghi comuni, per rappresentare scene e situazioni.
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A scuola di Improvvisazione - lezione aperta - lunedì 2 ottobre - h 20:00-22:00, Casa di Quartiere Katia Bertasi, via Fioravanti 18/3, Bologna
La partecipazione è gratuita su prenotazione con mail a : info@zoeteatri.it o whatsapp al n 331.122.88.89
Un’opportunità per conoscere Zoè Teatri e la sua scuola di improvvisazione teatrale.
Una scuola senza differenze di classe : chi si iscrive per la prima volta, farà pratica, anche sulla scena, con allieve e allievi più esperti.
Docenti : Paolo Busi e Mavi Gianni.
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Improsocial - workshop di teatro sociale, mercoledì 4 ottobre - h 18:00-20:00, Casa di Quartiere Katia Bertasi, via Fioravanti 18/3, Bologna.
La partecipazione è gratuita su prenotazione con mail a : info@zoeteatri.it o whatsapp al n 331.122.88.89
Il Teatro di Improvvisazione è alla base del Teatro dell’Oppresso, del Playback Theatre,del Process Drama. Uno spazio di relazione in cui ciascuno può esprimersi creativamente senza timore di fallire, perché “tutto quel che fai è la maniera giusta per farlo”, perché facilita l’incontro.
Nasce da qui l’idea di questo workshop in cui la pratica teatrale e la pratica della facilitazione convergono tra loro, per identificare canali di comunicazione, preziosi talenti e per individuare la propria identità nella Comunità.