June Crespo. Acts of pulse
ART CITY Bologna 2023
“La parola inglese pulse è un vocabolo potente che già nel suono evoca le singolari sfumature in cui si articola, ognuna con una diversa accezione poetica: esso indica un impulso del corpo (un battito cardiaco, il polso del cuore), un ritmo (come quello musicale) e anche una forza, intesa nel suo significato di energia vitale.
Acts of pulse traduce artisticamente questa risorsa sorprendente della parola di racchiudere più movimenti del pensiero in un unico segno scritto, qualità insita anche nel linguaggio scultoreo: la forma di un’opera esprime la natura proteiforme della materia che continuamente si trasforma e rimodella la realtà poiché contiene al suo interno altre possibili espressioni del mondo (il cosmo è in-habited, già abitato dentro), come una particella elementare che si combina indefinitamente a seconda delle forze che agiscono e delle interazioni innescate.”, spiega Marinella Paderni nel testo introduttivo alla mostra.
June Crespo espone una serie di nuovi lavori realizzati appositamente per l’occasione, nei quali si cimenta nella sperimentazione di nuove associazioni di materiali, come fusioni in bronzo in dialogo con elementi tessili, resine, acciaio e cemento. La vicinanza di materiali così diversi, alcuni tradizionali e altri appartenenti alla contemporaneità e al quotidiano, crea una particolare forma di straniamento: lo stupore di questo incontro si fonde con la naturalezza con cui questi elementi si fondono in una nuova struttura organica.
Il lavoro di Crespo prende forma nel suo farsi, è il luogo dove qualcosa “accade”. Questa metodologia istintiva appiattisce qualsiasi relazione gerarchica tra gli elementi, che sono contemporaneamente basamento, cornice, supporto, scultura.
“Che forme assume lo spazio tra la lingua e il palato? Come diventa quando i movimenti della mandibola e le pareti interne della bocca lo modellano? La materia del corpo è fatta di apparenti opposti che si muovono e si trasformano incessantemente, creando una continuità di forme che non sono mai uguali. Rigido e morbido, osseo e fluido, solido e molle, il corpo umano ha delle risonanze in altri elementi naturali che si riverberano nella loro figura e struttura, come in un fiore e nel movimento dei suoi petali ricordandoci una bocca dischiusa. Osservando la natura l’uomo ha trasposto questi disegni soggiacenti anche nelle forme da lui prodotte che spesso sfuggono all’attenzione attiva: la linea flessuosa della sella di un cavallo, studiata per aderire alla schiena dell’animale, ricorda un arco simile a quello di un petalo o della nostra lingua. Le relazioni tra l’essere e il divenire delle cose, la ricerca sulla loro identità - espressione mutevole di un disegno superiore in potenza, mai definitivo, che mostra sia l’infinitudine che la finitudine del mondo - sono l’ambito di azione dell’opera di June Crespo. L’artista spagnola indaga le possibilità espressive nascoste delle cose, le trasformazioni dei materiali che trovano nuove soluzioni formali e concettuali grazie ai processi nuovi e arcani della scultura, contribuendo felicemente al discorso sul divenire del linguaggio scultoreo contemporaneo in un’epoca che vede la fisicità del mondo rispondere al distanziamento di questi tempi.” Marinella Paderni, 2022.
mostra personale
Orari di apertura ART CITY Bologna:
2,5 febbraio h 10-20 | 3 febbraio h 9-20 | 4 febbraio h 9-23