Cultura Bologna
copertina di Festival 5 di DeriveApprodi
25 settembre 2022, 11:00 @ Casa di Quartiere Scipione dal Ferro

Festival 5 di DeriveApprodi

Chi lavora è perduto | Moonlight Scipione

Quattro giorni di festival della casa editrice DeriveApprodi con la collaborazione della libreria Punto Input e della rivista online «Machina» tra presentazioni, incontri, film e documentari.

Giovedì 22 settembre
Chi lavora è perduto - dalle 18 in poi

Giornata dedicata all’approfondimento della figura di Tinto Brass, per riscoprire la genealogia e la necessità del desiderio di libertà radicale che contamina la sua opera. Quella di Brass è una personalità certamente conosciuta dai cinefili ma ben poco nota al largo pubblico. È un regista che ha una straordinaria capacità di anticipazione di nodi esplosivi e comportamenti sociali che saranno al centro dei movimenti, dei conflitti e della creatività di massa degli anni a venire. Il filo comune che corre lungo tutta la sua produzione è una critica radicale alla forma di vita borghese, nelle sue diversificate espressioni e istituzioni.

Venerdì 23 settembre
Benvenuti nel deserto del reale - dalle 15.30 in poi
Una riflessione sulla società odierna che parte da una discussione sull’università, tematica sparita dall’attenzione della politica istituzionale e del dibattito pubblico nonché trampolino di lancio per un mondo del lavoro costellato di problematiche. A partire dalla testimonianza dei lavoratori della Ex Gkn di Campi Bisenzio, si cercherà di porre il problema più complessivo di un cambiamento dei rapporti di forza sul piano sociale e di convergenze tra differenti forme di lotta, come quella ecologista. Infine, una discussione intorno al tema della razza in Italia con Nadeesha Uyagonda, autrice freelance nata in Sri Lanka e cresciuta in Brianza, che nei suoi lavori descrive con grande efficacia l’esperienza della razza e le gerarchie esplicite o implicite che organizza (nel contesto sociale, nel lavoro, nel linguaggio e nelle rappresentazioni), di cui tutte e tutti facciamo quotidianamente esperienza. 

Sabato 24 settembre
Noi saremo tutto - dalle 11 in poi
Lo scoppio della guerra in Ucraina ha colto di sorpresa. Tuttavia, per quanto si tenti di rappresentare l’organizzazione sociale ed economica capitalistica come sistema «in equilibrio», l’evidenza storica ci mostra come la guerra sia una delle condizioni necessarie alla riproduzione del suo dominio. Ma allora, come si può combattere contro la guerra? 
L’architetto Maurizio Corrado e l’antropologo Matteo Meschiari si confronteranno poi sui concetti di spazio, scuola, letteratura e politica ai tempi della crisi ecologica. E l’arte, come affronta questi catastrofici cambiamenti? Linguaggi tossici, danze macabre, immagini ammiccanti tra gli emuli degli Stones e di André Breton si avvicendano alla conquista dell’industria culturale. 

Domenica 25 settembre
Per un esodo semantico - dalle 11 in poi
Dopo una mattinata dedicata al mercato del calcio, una delle industrie più ricche e importanti del pianeta, verrà presentato il corso di formazione L’officina operaista. Fonti, metodi e strategie, co-organizzato dalla Biblioteca Autogestita Potere e Sapere di Palermo, dalla rivista online «Machina» e da Punto Input e pensato per indagare i nessi e gli effetti delle relazioni tra operaismo italiano e alcuni fondamentali pensatori (da Gramsci a Foucault, da Montaldi a Krahl ecc.). Si parlerà poi di conricerca, prassi militante che indica l’intima connessione tra teoria e pratica, e del concetto di rivoluzione. Chiuderà il festival la proiezione del film-documentario Torino, 1959-1969. Dai «Quaderni rossi» a Lotta continua costruito attraverso le testimonianze di alcuni primari interpreti delle lotte politiche e sindacali degli anni Sessanta.


Orari e programma dettagliato a questo link

Ingresso gratuito

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