dal 12 dic 2015 al 12 gen 2016 @ Parco del Cavaticcio

Che cosa sono le nuvole?

Omino71 per Cheap

Luogo “cerniera” tra MAMbo – Museo d'arte Moderna di Bologna e Cineteca, il Cavaticcio è il contesto all'interno del quale sabato 12 dicembre Omino71 ha realizzato un intervento in carta interamente dipinto a mano incentrato su Pier Paolo Pasolini. Visibile da via don Minzoni e installata nell'area sottostante la Cineteca, l'opera è intitolata Che cosa sono le nuvole?, con un riferimento immediato all'attività di regista di Pasolini, figura ricorrente nel percorso creativo dello street artist italiano almeno da un quinquennio. 

Era il 2010 quando Omino71 propose per la prima volta nelle strade del Pigneto – quartiere romano set del film Accattone – un intervento di poster art dedicato a Pasolini, reiterato poi in diverse città italiane, spagnole e brasiliane per culminare, nella primavera del 2015, in un grande dipinto murale. Quest'ultimo, realizzato a quattro mani con Mr. Klevra, è collocato sulla facciata dell'Istituto Professionale Pier Paolo Pasolini, nelle immediate vicinanze dell'Idroscalo di Ostia.

L'iconografia pasoliniana proposta da Omino71 in questo corpus di interventi rientra a pieno titolo nella serie POPrtrait, che si concreta in ritratti mascherati di volti famosi o meno evocanti il mondo dei fumetti, parte del patrimonio di sottoculture popolari che caratterizzano la produzione dello street artist, a metà strada tra il mash up e il ready fake. La maschera, vera e propria cornice del ritratto, è da un lato una citazione al tema dell'identità, da Wilde a Pirandello; dall'altro, offre lo spazio per contenere una citazione dello stesso soggetto ritratto. Proprio quest'ultimo aspetto differenzia sostanzialmente l'intervento che Omino71 realizzerà a Bologna dai precedenti, che riecheggiavano la figura di Pasolini giornalista e saggista attraverso la frase “Io so i nomi”.

Invariati rimangono infatti la maschera – che ricorda quella del supereroe paladino dei diritti civili Capitan America – e il viso dell'intellettuale, non elaborato a partire da una fotografia d'archivio, ma dal filtro pop della rappresentazione che Davide Toffolo ne fa nella graphic novel Intervista a Pasolini. Radicalmente diversi sono invece la soluzione compositiva, che gioca sapientemente con lo spazio urbano del Cavaticcio e il ruolo che l'elemento verbale riveste.

Quest'ultimo, in un approccio site specific alla realizzazione dell'opera, richiama infatti immediatamente la figura di Pasolini regista e poeta. La frase scelta, che travalica in maniera inedita lo spazio offerto dalla maschera assumendo dimensioni notevoli, affianca il ritratto, citando uno dei più popolari film di cui Pasolini ha firmato sceneggiatura e regia: Che cosa sono le nuvole?, episodio di Capriccio all'italiana, interpretato da Ninetto Davoli e Totò, con la partecipazione di Domenico Modugno.

Al contempo titolo e dialogo finale del film, la citazione “E che so' 'ste nuvole?” viene riprodotta nell'originale romanesco all'interno di nuvole stilizzate. Come controcampo, questa volta dipinta come di consueto sulla maschera, la risposta “Mah!”, data da Totò/Jago a Davoli/Otello. Un asterisco suggerisce infine una seconda chiave di lettura. Come una vera e propria nota a piè di pagina, nella parte inferiore del ritratto si legge infatti in dimensione ridotta una doppia citazione: “Io so di non sapere”, che richiama Socrate da un lato e la poetica di Pasolini dall'altro, e “Ah, straziante meravigliosa bellezza del creato”, ultima frase pronunciata da Totò/Jago che chiude l'allegoria della vita che traspare dal film.


Omino71 nasce nel 1971 a Roma, città dove ancora oggi vive e lavora. Dalla fine degli anni Novanta diffonde la sua idea di arte pop(olare) tra supereroi, santi, giocattoli e bambini in un “mash up” dalle tinte decisamente sature. Nella sua produzione alterna interventi in strada a base di murales, poster e sticker a un’attività espositiva che si riconosce nelle tendenze neopop partecipando a un centinaio di mostre personali e collettive in Italia e all’estero.

Irrequieto dalla nascita, all’attività personale affianca quella di autore e curatore di progetti collettivi, tra i quali "StickMyWorld", "Vinyl Factory", "Versus2009", "20keiTH", "Suburban", “eikonprOJeKt” e “RomaStreetFood”, vantando numerose collaborazioni nazionali ed internazionali.

Negli ultimi anni Omino71 è stato invitato a realizzare alcune installazioni site specific per realtà istituzionali come il M.A.C.RO. Pelanda (Museo di Arte Contemporanea Roma), la Casa dell’Architettura di Roma (ex  Acquario Romano) e il Teatro Palladium di Roma, senza abbandonare l’attività negli gli spazi autogestiti più attivi della capitale come il M.A.A.M./Metropoliz e il Volturno Occupato. Nel 2012 è stato selezionato dall’Istituto Italiano di Cultura di Rio de Janeiro per rappresentare l’Italia nel progetto Memento Italia-Brasil e da Alessandro Mannarino per la realizzazione delle scenografie del Super Santos Tour. I suoi lavori sono stati recensiti su diversi media nazionali (Sky Arte, L’Unità, La Repubblica, Corriere della Sera, Il Messaggero, XL, L’Espresso, Linus) ed internazionali (Le Monde, Time, CNN), nonché su alcune pubblicazioni di settore (Hi-Fructose, Exibart, ArtTribune, Street Art Stories Roma di Jessica Stewart, Street Art la rivoluzione nelle strade di Ennio Ciotta).