Artigianato e combattenti
presentazione del libro
Presentazione del libro Artigianato e combattenti. Atti di creazione, nuove militanze di Giorgio Passerone (Eutimia, 2024)
Maurizio Buquicchio e Valerio Romitelli ne discutono con l'autore
Cosa c’è di comune tra il cinema-roccia degli Straub, le opere proliferanti di Dante, di Pound, di Pasolini e i viaggi drammatici dei «rifugiati», la rivolta degli autonomi nell’Italia degli anni 70, e, più bizzarramente ancora, Francesco d’Assisi – non il Santo ma l’idiota – o gli eretici Dolcino e Margherita bruciati sul rogo nel 1307? Messi all’erta dal pensiero vitale di Gilles Deleuze, tentiamo d’interrogare, teoria e pratica, il rapporto misterioso che lega l’arte, come artigianato, alla lotta (combat) degli uomini più oppressi: un rapporto senza il quale tutte le resistenze ai Poteri non potranno costruire una liberazione della Terra all’ora del saccheggio capitalista planetario. Questi cinque studi (che ne domandano altri) sono altrettante «carte» di una geografia intensiva (geologia) che si sottrae alla Storia scritta dai vincitori. Hanno come impulso dei leitmotiv tesi e inquieti che ritornano in nuove variazioni e tracciano uno spazio/tempo (trans-storia) popolato di eventi i cui personaggi-Nomi propri diventano anche loro degli eventi. I «riconosciuti», Spinoza, Marx, Hölderlin, Leopardi, Nietzsche, o più vicino a noi, Elio Vittorini, Franco Fortini, Maurice Blanchot, Michel Foucault, Félix Guattari, Jean-Luc Godard, Toni Negri, come gli sconosciuti, Khalid, Maya, Aida, Riaz, Babak… Sono i nostri incontri, senza distinzione: delle ecceità- singolarità di relazione, irriducibili alla «forma» maggioritaria dominante, soggettiva o oggettiva, filosofica, politica e esistenziale.
Giorgio Passerone è professore emerito di Letteratura italiana all’Università di Lille. In seguito agli studi universitari nel periodo della rivolta dei movimenti vissuto a Genova, espatria a Parigi alla fine degli anni 70 per partecipare a Vincennes, poi a Saint Denis al seminario di Gilles Deleuze. È il traduttore italiano di Mille Plateaux. Tra le sue pubblicazioni: La linea astratta. Pragmatica dello stile (Guerini e associati, 1991; nuova edizione, Eutimia, Napoli, 2022); Dante. Cartographie de la vie (Kimé, 2001); Portulan. Gênes. Carte politique et poétique (Presses Universitaires du Septentrion, 2004, ed. con Carlo Arcuri); Passages pasoliniens (P.U.S., 2006 scritto con René Schérer); Artisanat et combat. Actes de création et nouvelles militances (Eterotopia France, 2023) di cui Eutimia propone qui una libera traduzione aumentata. Dal 2007 ha collaborato con Jean-Marie Straub, anche come attore (O somma luce, Chacals et Arabes, Gens du lac). Questo incontro è alla base del libro Un lézard. Le cinéma des Straubs (P.U.S., 2014)