Elia Artista
un libro a cura di Stefano W. Pasquini
Intervengono Stefano W. Pasquini e Cristiana Cobianco
Emidio Clementi leggerà alcuni brani di lettere di Elia
Nel 2016, grazie a un crowdfunding online e a sottoscrizioni in diversi locali di Adria, il Comitato 20 x 100 x Elia è riuscito a raccogliere i fondi per stampare il volume che raccoglie una grande parte della produzione pittorica di Elia.
Di Elia (Alessandro Greggio, Adria, 1968 – Bologna, 2005) a Bologna sono rimaste tracce profonde. Nessuna opera nelle gallerie ufficiali, ma quadri, oggetti, segni, graffiti, gesti in decine di case, dalle più eleganti a quelle degli studenti, e in bar, osterie, negozi.
Elia si trasferisce a Bologna dopo il liceo, per frequentare l’Accademia di Belle Arti. Da subito, il suo modo di dipingere, impetuoso e innovativo, riscuote l’approvazione e l’interesse di molti professori. Vince numerosi premi e nel 1992 grazie al progetto Erasmus passa un trimestre a Berlino. La sua ricerca pittorica, fortemente influenzata da Man Ray e Robert Rauschenberg, pur sfociando a volte nella scultura, rimane fortemente ancorata alla pittura, come dimostreranno le sue tele degli ultimi anni. Dopo l’Accademia, Elia rimane a Bologna dove dipinge incessantemente, guadagnandosi da vivere come decoratore, designer, restauratore. Aiuta la gestione e cura alcune mostre del Sesto Senso insieme a Pasquini e Questioli, espone a Bologna, Modena, Mantova, Reggio Emilia. In precedenza aveva esposto alla Tacheles di Berlino, alla Fondazione Bevilacqua La Masa di Venezia, alla Oxfam di Londra.
