Capitale umano nell'industria
Mostra fotografica
Il Capitale Umano nell’Industria espone una selezione di oltre 200 fotografie tra opere su commissione, fotografie documentarie e scatti d’artista facenti parte della collezione della Fondazione MAST; opere che, nel loro insieme, testimoniano quella complessità che – oggi come un tempo – struttura i rapporti fra industria e operai, industria e impiegati, Risorse Umane e Capitale Umano.
La mostra racconta il lavoro dell’uomo nelle miniere, nei grandi impianti delle industrie metallurgiche, meccaniche e nelle fabbriche tessili, ma anche nei cantieri stradali, ferroviari e navali e nelle centrali elettriche, mettendo a confronto strumenti, metodi e condizioni di lavoro dall’Ottocento ad oggi. Il ritratto realistico che l’Occidente offre del mondo del lavoro si contrappone alla rappresentazione esaltante ed euforica che giunge dall’Unione Sovietica.
L’obiettivo coglie l’aspetto gerarchico del lavoro, dai Colletti Blu e Bianchi, agli ingegneri, manager, direttori e imprenditori. Ma non è tutto: le fotografie in mostra ci parlano anche di pendolarismo, di salubrità e sicurezza nei luoghi di lavoro e di tempo del lavoro rigorosamente disciplinato dall’industria. Spesso il progresso sociale è stato ottenuto a costo di lotte e confronti accesi fra le parti e non di rado la parola d’ordine a cui rispondere è stata: sciopero!
Alcuni autori delle immagini in mostra sono anonimi, di loro si sono perso le tracce, altri erano collaboratori delle fabbriche e delle imprese, ma con questi temi si sono cimentati anche fotografi famosi come ad esempio: Margarete Bourke-White, Robert Doisneau, David Goldblatt, Brian Griffin, Jacqueline Hassink, Erich Lessing, Jercy Lewczyński, Ugo Mulas, Jorge Ribalta, August Sander, Josef Sudek, Larry Sultan/Mike Mandel, Jakob Tuggener e molti altri ancora.

